ANNO 14 n° 118
Spunto di vista, Come le dipendenze evolvono con la società
>>>> di Elisabetta Zamparini <<<<
28/11/2014 - 00:01

di Elisabetta Zamparini

VITERBO - Dopo aver riflettuto sulle dipendenze nel precedente articolo, un approfondimento sulle new addiction completa una panoramica su pericolose abitudini spesso difficili da riconoscere.

A rendere nuove queste dipendenze è semplicemente il loro ingresso temporale nella società, conseguenze di stili di vita e dell’evoluzione tecnologica, che comprende dunque i nuovi media e l’influenza che la tecnologia ha portato in sfere del quotidiano come la vita sessuale, le relazioni, il gioco o il lavoro.

Quando un rapporto affettivo si trasforma in una dolorosa ossessione, in cui il giusto equilibrio tra il dare e il ricevere è alterato, la relazione d’amore può trasformarsi in una pericolosa abitudine a soffrire. Questo tipo di relazione può evolvere in una dipendenza affettiva in grado di durare anche per tutta la vita alimentando altre gravi problematiche psicologiche, fisiche e sociali.

Ognuno di noi, in un certo senso, è dipendente da qualcun altro: ognuno ha bisogno di approvazione da parte degli altri, di essere capito e di ricevere conferme, ammirazione e sostegno ma la dipendenza affettiva patologica induce la persona a non essere in grado di prendere decisioni da sola. Chi soffre di questo tipo di dipendenza è sottomesso, si sente inadeguato, ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui e vive nel terrore di essere abbandonato; spesso è disponibile a fare cose spiacevoli pur di essere in contatto con l’altro.

Quando si parla di dipendenza dal sesso si deve prendere in considerazione anche il ruolo che la sessualità ha assunto nella vita sociale. Il sesso utilizzato a fini economici ha trasformato rapidamente i costumi, le tradizioni e soprattutto valori di riferimento rinforzando la sessualità anche senza una forma equilibrata di affetto e di pensiero. La dipendenza sessuale non si deve confondere con la una sessualità piacevole e intensa, ma si può riconoscere nell’incapacità di dire no e di scegliere. Per i dipendenti sessuali il sesso è un’esigenza primaria e tutto il resto viene sacrificato.

Una persona può diventare dipendente da un gruppo, o da una setta, perdendo la propria autonomia e la propria capacità critica, molto spesso inconsapevolmente. L’individuo può perdere la propria individualità per aderire a credenze, a modi di fare e a ideali caratteristici del gruppo che esercita una forte influenza incorrendo spesso al deterioramento delle dinamiche sociali, familiari e lavorative.

Nonostante il ''gran lavorare'' sia apprezzato dalla società, anche il lavoro può diventare una dipendenza nel momento in cui la persona vive solo in funzione della sua attività professionale, tralasciando qualsiasi altra forma di legame affettivo e di piacere esistenziale. Il lavoro, come accade anche per gli altri tipi di dipendenze, ha per la persona quasi un effetto anestetizzante dal resto del mondo che li porta al distacco e all’impoverimento degli affetti.

Il Gambling, la dipendenza da gioco d’azzardo, è stata una delle prime forme di ''dipendenza senza droga'' studiate. Nella ludodipendenza il vero senso del gioco viene ribaltato e proprio come succede nelle dipendenze da stupefacenti, si passa dalla visione del gioco come divertimento ed evasione, l’oasi della gioia, a una sorta di gabbia fatta di schiavitù, ossessione e ripetitività.

Al pari della televisione e del computer anche il cellulare e, soprattutto gli smartphone, rappresentano un strumento tecnologico di crescente utilizzo ma che sono anche degli oggetti verso i quali si può sviluppare una vera e propria dipendenza. La smartphoneaddiction può sorgere quando il telefono svolge una funzione protettiva dalla paura del rifiuto diretto o dalla paura della distanza. Il cellulare può diventare un mezzo per gestire la solitudine, l’isolamento e il controllo della realtà, la dipendenza che ne deriva spesso è correlataanche a quella da lavoro o alla net addiction.

La tendenza compulsiva all’impiego della rete informativa e del mondo virtuale come modalità d’espressione esistenziale definisce l’internet addictiondisorder. In Italia la stima degli adolescenti tra i 14 e i 19 anni che non riesce a controllare l’utilizzo di internet è il 36,7% e il consumo maggiore è per il materiale pornografico, il sesso virtuale, l’aggancio per relazioni sessuali, le scommesse, i giochi d’azzardo e in borsa, lo shopping on-line e le aste.

Le difficoltà di comunicazione dell’individuo nelle società contemporanee, dove l’incontro è vissuto sempre con maggiore difficoltà, creal’ansia della solitudine, che cerca di essere colmata con la tendenza a costruire relazioni amorose o amicizie nei social network, nelle chat e nei newsgroup; nell’uso compulsivo di internet confluiscono molti dei disturbi psico-esistenziali.

La dipendenza è una modalità relazionale che può regolare il rapporto che si ha con le sostanze stupefacenti, con gli oggetti e con le persone; le alterazioni fisiche, nei rapporti affettivi e nel contesto sociale sono il segnale di una profonda sofferenza a cui si dovrebbe dare ascolto.

Se desiderate approfondire questo o altri argomenti ecco la mail a cui scrivere per suggerire i nuovi articoli della rubrica: elisabetta.zamparini@gmail.com.





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